Io partecipo - Lotta allo spreco

 



Lotta allo spreco

In un periodo di crisi economica prolungata non può essere più tollerato lo spreco alimentare, esso diventa un fattore negativo sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, va considerata sprecata infatti anche l’energia utilizzata per produrre il bene stesso.

In Italia esiste il PINPAS (Piano nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari) che prevede misure volte a ridurre la quantità di prodotti alimentari per il consumo umano che finiscono tra i rifiuti, incluse le misure volte alla donazione.

Il PINPAS prevede 10 linee guida:

  1. Educazione e formazione

  2. Comunicazione, sensibilizzazione, condivisione

  3. Documentazione e dati

  4. Ricerca e interventi normativi

  5. Donazioni e devoluzioni

  6. Acquisti (Green Public Procurement)

  7. Accordi Volontari

  8. Trasformazione

  9. Responsabilità sociale delle Imprese

  10. Innovazione Sociale

Ora vediamo quali punti del PINPAS possono interessare direttamente la nostra cittadina:

Donazioni e Devoluzioni: Semplificazione, razionalizzazione e armonizzazione/omogeneizzazione a livello nazionale del quadro di riferimento normativo (procedurale, fiscale, igienico sanitario) che regola la donazione degli alimenti invenduti (per alimentazione umana e animale); predisposizione di linee guida nazionali di “corretta prassi operativa” per la donazione degli alimenti invenduti da parte della filiera agro-alimentare e per la gestione degli stessi da parte delle associazioni caritative.

Acquisti: Introduzione obbligatoria di criteri premianti all’interno di bandi di gara pubblici relativi ai servizi di catering e ristorazione collettiva per chi attua misure di prevenzione nella formazione degli sprechi alimentari con particolare riguardo alla redistribuzione delle eccedenze alimentari. Introduzione di modalità uniformi di rendicontazione degli sprechi alimentari all’interno dei CAM (Criteri ambientali minimi) per la “ristorazione collettiva e derrate alimentari”

Accordi Volontari: Definizione e implementazione di accordi volontari per la prevenzione degli sprechi alimentari in particolare nei settori della distribuzione e della ristorazione mediante l’elaborazione di linee guida settoriali a supporto degli accordi stessi.

Trasformazione: Definizione univoca a livello legislativo delle condizioni alle quali i prodotti alimentari ad alta deperibilità (ad esempio prodotti lattiero caseari) ritirati dal mercato possono essere ulteriormente trasformati per essere destinati all’alimentazione umana.

Come riteniamo possibile dare applicazione alle misure previste nel PINPAS?

Innanzitutto attraverso l’Adesione alla carta SPRECO ZERO di Last Minute Market,www.lastminutemarket.it Attraverso LMM le Istituzioni vedono diminuire il flusso di rifiuti da gestire e ottengono maggiori risorse per l'assistenza alle fasce più deboli della popolazione.

Qualche numero:

OSPEDALI

Da uno degli ospedali di Bologna si recuperano ogni giorno 30 pasti pronti presso la mensa, per un valore complessivo di oltre 35.000 euro all'anno.

FARMACIE

A Ferrara si recuperano, presso le farmacie comunali, parafarmaci e farmaci da banco per un valore complessivo di circa 11.300 euro all'anno.

SCUOLE

A Verona otto mense scolastiche recuperano circa 8 tonnellate all'anno di prodotto cotto che corrispondono a circa 15.000 pasti.

TASSA SUI RIFIUTI

In alcune città, grazie a un accordo tra istituzioni e aziende multiutility, si è riusciti a ottenere uno sconto sulla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) includendo anche lo smaltimento di parafarmaci e farmaci da banco. (da www.lastminutemarket.it )

Un altro metodo innovativo che potrebbe dare impulso a un circolo virtuoso è la creazione della rete di comunicazione tra commercianti e cittadini attraverso la piattaforma www.lastminutesottocasa.it I NEGOZIANTI, ATTRAVERSO IL SISTEMA, POSSONO METTERE IN VENDITA A PREZZI CONVENIENTI LA MERCE FRESCA CHE RISCHIA DI AVANZARE. LE PERSONE ISCRITTE POSSONO APPROFITTARNE FACENDO DEL BENE ALLE PROPRIE TASCHE E SOPRATTUTTO… AL PIANETA!

L’implementazione di queste misure con una forte campagna di sensibilizzazione sul tema potrebbe notevolmente limitare quei 146kg all’anno di cibo commestibile che ognuno di noi spreca, dando un beneficio all’intera comunità.

 

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